Piove, piove, piove ... ho già scritto che piove?? E fa anche freddo !!
Farfelù dorme, raggomitolato sulla poltrona e io decido di fare una torta.
Una torta per coccolarmi, per scaldare la cucina, per scacciare la malinconia che questo tempo porta con sé.
Nel libro * fragole a merenda * c'è un post-it che mi aspetta: una * rustica * torta al miele.
Non so dire se mi sono innamorata di Emma e delle sue rose; oppure della sua torta semplice e golosa.
Credo di Emma, mi fa pensare ad una vecchia zia, un po' particolare, un po' stralunata, che ama le sue rose ... * Aveva tratti spigolosi, una testa di capelli che una capra in confronto sembra uscita da un salone di parrucchiere, e delle mani che tradivano la sua passione per il giardinaggio: tutte un nodoso intrico di tagli e graffi, con vistosi cerotti qua e là * ...
Ed una storia affascinante e stravagante, come spesso hanno le vecchie zie, che si svela poco a poco: un amore di gioventù mai dimenticato, Emma era stata staffetta volontaria per amore, durante la guerra, lanciandosi anche con il paracadute; ed ora è circondata da un marito devoto - no, non il primo grande amore, caduto in guerra - dai nipoti e da questo giardino ricco di fiori colorati, verdure, tutto senza un disegno preciso, ma così accogliente, così perfetto.
Ecco, la sua torta è come lei: * una vera torta al miele dev'essere un po' rustica per non essere stucchevole *.
Ma veniamo alla torta, ho seguito fedelmente la ricetta e non la cambierei per nulla al mondo!
250 gr. farina bianca 00
50 gr. farina di mandorle
1 bustina lievito per dolci
2 cucchiaini di miscela quattro spezie (io ho messo cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano e cardamomo)
3 uova
80 gr. zucchero di canna
100 ml. olio di semi di girasole
50 ml. yogurt
150 ml. di miele liquido
per lo stampo da 22 cm.
un po' di burro e 2 cucchiai di zucchero semolato
Accendiamo il forno a 180°. Imburriamo lo stampo e facciamo aderire bene lo zucchero scuotendolo.
Mettiamo in una ciotola le farine, il lievito, le spezie e mescoliamo bene.
In un'altra ciotola rompiamo le uova, aggiungiamo lo zucchero e lavoriamo qualche minuto, con le fruste elettriche, finchè saranno spumose ed avranno triplicato il volume.
Al composto di uova aggiungiamo lo yogurt, l'olio ed il miele e lavoriamo con le fruste per qualche secondo.
Aggiungiamo gradatamente il mix di ingredienti asciutti, e lavoriamo con le fruste finchè non risulta omogeneo e senza grumi.
Quindi rovesciamolo nello stampo ed inforniamo.
Cuociamo la torta 35-40 minuti, facendo attenzione a non lasciarla asciugare troppo, deve risultare morbida !
Sabrine dice che la torta è più buona qualche giorno dopo ... io direi * anche * qualche giorno dopo, se ci arriva!
* Un timido vento d'estate accarezzava le speronelle. Il cielo ospitava due nuvole rosa ...*
baci *___* mariaida
Cara Mariaida...
RispondiEliminaho letto il tuo post come fosse un racconto! Ho apprezzato che tu abbia colto ogni piccola sfumatura della storia di Emma... credo che molti di noi abbiano avuto una qualche vecchia zia con alcune delle sue caratteristiche!
Quanto alla torta, l'ho scritto nel libro e lo riscrivo qui: è decisamente migliore nei giorni successivi. La consistenza "ruvida" diventa elastica e del miele, beh... si sente tantissimo il profumo! Però mi rendo conto di quanto sia difficile far durare una torta. Insomma, è un po' come le rose di Emma: quelle belle per davvero duravano pochissimo, ma sfiorite erano ancora più belle...
Un abbraccio! E naturalmente... un posto per le tue foto nella board Pinterest di "Fragole a merenda"...
grazie!! felice che ti sia piaciuto *__*
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