* definirlo un prato speciale sarebbe eccessivo. Si trattava di un prato qualunque, situato in mezzo ad un bosco di quercioli, pini neri e cespugli di ginepro... si trovava in una zona molto tranquilla, anzi del tutto isolata, sicché i suoi abitanti conducevano una vita regolare e indisturbata, scandita dai ritmi immutabili delle stagioni.
Ma le giornate e anche le notti non erano affatto noiose. Soprattutto nella bella stagione, era tutto uno sbocciare, crescere, strisciare, zampettare, svolazzare, scavare, brulicare, pareva di essere in un suk orientale.
E' qui che in un mattino di maggio nacque dafne, una margherita, da un folto cespuglio che ne accoglieva già molte altre. ... aveva i petali spesso arruffati, ma levigati e lucenti, e il bottone, ancora immaturo, turgido e un po' verdino.
La sua vivace curiosità la portava a sporgersi da tutti i lati per abbracciare con lo sguardo lo sterminato popolo della radura fino ai suoi lontani confini. ...
Era una margherita irrequieta e curiosa.
A dafne piaceva il primo apparire del giorno. Stendeva le foglie irrigidite dal sonno, sollevava il capolino verso il cielo sbiadito e con qualche sbadiglio si scrollava di dosso il torpore notturno. ...
Le capitò un mattino di scorgere tra due fili d'erba, steso come un panno messo ad asciugare, un ricamo di gemme luccicanti. Poteva essere l'abito di una regina o di una fata... *
questo è l'incipit di un piccolo racconto di marisa madieri *la radura*, racconta il passaggio dall'infanzia all'adolescenza attraverso gli occhi di una margherita ;))
In giardino fanno già capolino loro e quei piccoli fiorellini azzurri, allora la primavera sta arrivando davvero!!
Sono così carine che non ho resistito e le ho messe nelle foto della torta di polenta e lamponi, torta semplice ed un po' rustica, proprio come loro.
Ho trovato la ricetta in un vecchio numero di elle a tavola e l'ho fatta mia, con un po' di fantasia...
150 gr. farina gialla media
80 gr. fecola di mais
80 gr. farina di mandorle
1 bustina di lievito per dolci
150 gr. zucchero di canna
150 gr. burro
3 uova
essenza di vaniglia
1 dl. latte
200 gr. lamponi
in una ciotola capiente sbattiamo le uova con lo zucchero, quindi aggiungiamo le farine, il lievito, la vaniglia il latte ed infine il burro ammorbidito. Continuiamo a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e piuttosto morbido.
Foderiamo uno stampo con carta forno e vi versiamo metà composto, aggiungiamo uno strato di lamponi e sopra il restante impasto.
Inforniamo a 180° C per circa 50 minuti, e cmq. finché la lama di un coltello infilata al centro del dolce ne uscirà asciutta. Lasciamo raffreddare.
A noi piace particolarmente con il tè al pomeriggio, ma per i più golosi sarà una colazione perfetta con una tazza di latte!
baci *__* mariaida
Bellissimo il tuo post, e deliziosa la ricetta: semplice e rustica, come l'hai definita tu, ma assolutamente deliziosa. E io adoro i lamponi!!!
RispondiEliminagrazie... non ti resta che provarla !! baci *__* mariaida
RispondiEliminaSembra molto invitante. Io sono del sud e sai che non sapevo che si facessero anche i dolci con la polenta? hahahah :) grazie per la dritta, la proverò!
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